Musica
gruppi e collaborazioni
MUSICHE TRADIZIONALI PORTOGHESICANTIGA CARACOL
Silvia Cavalieri: voce
Vladimiro Cantaluppi: violino
Agostino Ciraci: contrabbasso
Giovanni Tufano: chitarra, chitarrino battente, percussioni
cd: "Iberici intrecci" (2015, autoprodotto)
facebook: CANTIGA CARACOL
MUSICA CLASSICA OTTOMANA
musica nella corte ottomana e nella tradizione sufi
ENSEMBLE MARAGHI
Giovanni De Zorzi: flauto ney, voce, direzione musicale
Giovanni Tufano: liuto a manico corto 'ud
Fabio Tricomi: tamburo a calice zarb, tamburo a cornice bendir
Stefano Albarello: liuto a manico lungo tanbur
con la preziosa collaborazione di:
Sepideh Raissadat: voce
Nato nel 2008, questo ensemble si occupa -caso forse unico in Italia- di musiche di compositori attivi nella corte ottomana quali 'Abd ul-Qadir Marâghî(1360?-1435), Gazi Giray Khan(1554-1607), Wojciech Bobowski('Ali Ufki Bey 1610–c1675), Tanburi Angeli(?-1690), Hafiz Post(?-1694), Dimitrie Cantemir(1673-1723), Ismail Dede Efendi(1778–1846).
L'ensemble Maraghi si è esibito in prestigiose rassegne in Italia e all'estero
Perugia: "Festival del Mediterraneo";
Trieste: Casa della musica, pal.Gopcevich;
Venezia: "Notturni d'arte", Auditorium S.Margherita, Fondaco dei turchi, Aula magna dell'Ateneo veneto;
Baku[Azerbaijan]: "I mugham festival";
Rovigo: "Ande,bali & cante";
Ravenna: "Ravenna festival";
Torino: "Torino spiritualità", M.A.O., Radio3"La stanza della musica";
Treviso: "Premio Internazionale Carlo Scarpa", Auditorium fondaz.Benetton;
Bologna: Museo della musica;
Capo d'Orlando (Me): "Le porte del sacro";
Mestre (Ve) :Centro culturale Candiani;
Trento: Castello del Buonconsiglio);
Venezia: sale apollinee del Teatro La Fenice, Festival Cantemir.
CD "Anwar" (Felmay 2011)
www.ensemblemaraghi.it
K L E Z M E R : La musica degli ebrei dell'Europa dell'Est
La musica delle piccole orchestre (kapelye) che si spostavano di villaggio in villaggio, mantenendo uno stile inconfondibile pur mescolandosi alle polche e alle mazurche dell'Europa orientale e al rag-time della "golden medine" (gli U.S.A.) ha qualcosa che mi ha sempre affascinato: quello che gli ebrei ashkenaziti chiamano "il sorriso tra le lacrime".
La musica klezmer alterna la nostalgia di un nigun (canto senza parole) alla frenesia danzante di un freylekhs (= allegria) al ritmo orientaleggiante di un terkish senza alcuna difficoltà.
Ecco perchè, da goijm (gentile, non ebreo), mi sono accostato a questa musica:
per la grande carica emotiva che questa trasmette sia in chi la suona che in chi la ascolta!
LECHAIM ENSEMBLE
Gianluca Fortini: clarinetto, clarinetto basso
Salvatore Sansone: fisarmonica
Giovanni Tufano: chitarra, percussioni arabe
Andrea Bartolomeo: voce
L'ensemble Lechaim (dall'Yiddish = salute!) presenta un concerto di musica klezmer,
espressione delle minoranze ebraiche degli shtetl (= villaggi)
disseminati tra Russia e Germania tra fine '800 e prima metà del '900.
Questa musica ha accompagnato ebrei e non ebrei in occasioni allegre e tristi:
feste, matrimoni e funerali, mescolandosi alla polka e alla mazurca
così come alla musica zigana e, in seguito all'emigrazione in massa verso gli USA
(anche prima della shoa), con lo swing e il rag-time.
Era la musica di un popolo pacifico, che si sentiva profondamente polacco, russo, tedesco o americano;
che non ha niente a che vedere con muri e carri armati: musica da ballo, riproposta da un gruppo di goyim (non ebrei) provenienti da esperienze diverse (musica classica, popolare, tradizionale dei paesi arabi e balcanici)
affascinati dalla vitalità della cultura Yiddish.
Lechaim ha inciso su cd 10 brani strumentali tratti da un concerto tenuto a Bo nel febbraio 2007.
Ascolta alcuni estratti dal disco: a_nacht.mp3 | i_did_nefesh.mp3 | sirba.mp3 | mazel_tov.mp3
NAIGARTÈN
Agostino Ciraci: contrabbasso
Gianluca Fortini: clarinetto
Gianluigi Paganelli: basso tuba
Filippo Plancher: voce
Salvatore Sansone: fisarmonica
Giovanni Tufano: chitarra, percussioni arabe
Emilio Vallorani: flauto, ottavino
Un viaggio attraverso la musica di popoli lontani, di culture ormai passate, di voci e suoni che sembrano scomparsi, mentre invece la loro vita è ancora lì, dentro quelle note e quegli strumenti. Basta togliere un po’ di polvere e pizzicare le corde di un contrabbasso, soffiare dentro un clarinetto, spingere il mantice di una fisarmonica per ritrovare tutta la vita di quella musica, e con lei la vita e il respiro di quei popoli.
L’ambizioso progetto dei Naigartèn è quello di ridare vita e anima proprio a queste musiche, anche con composizioni proprie, e farne sentire di nuovo l’odore e il sapore, insieme ai ritmi e ai suoni ritrovati e riproposti.
Così il repertorio tradizionale della musica Klezmer, la musica degli ebrei dell'Est Europa, come quella degli zingari Manouche e Rom e quella dei vicini Balcani, sono l’anima di un concerto esaltante e profondo, vivo e pulsante, frenetico e meditativo, un concerto insomma che lascerà tracce dentro ogni ascoltatore.
Naigartèn è un gruppo nato nel marzo 2016, dove le esperienze dei musicisti coinvolti, maturate in storici gruppi di musica klezmer e balcanica precedenti, come la TheaterOrchestra di Moni Ovadia, i Dire Gelt e i TriMuzike, confluiscono in un percorso di ricerca che viene ripreso per spaziare verso altri ambiti musicali e culturali, nella convinzione che la musica possa andare oltre limiti e confini di popoli e nazioni, di culture e tradizioni, di diversità e intolleranze.
Con questo spirito nascono i Naigartèn, band (anzi, banda, visto che di banda “italiana” si tratta) il cui nome può significare tutto e niente, ma con certezza indica il nome di un vitigno e di un vino rosso, quasi scomparsi, del bolognese, zona di residenza o frequenza in-stabile del gruppo. Un vino che (come tutti i vini) deve essere “portatore sano” di cultura e tradizione, eletto, dal gruppo, a proprio simbolo ispiratore.
MUSICA POPOLARE
PIVE NEL SACCO
Fabio Bonvicini: piva emiliana, organetto diatonico, ocarina, canto
Manuel Aravecchia: piva emiliana
Franco Calanca: piva emiliana
Ferdinando Gatti: piva emiliana, chitarra, ocarina, canto
Marco Mainini: piva emiliana, ocarina, canto
Gino Pennìca: piva emiliana, flauti, ocarina, canto
Alessandro Serafini: piva emiliana, ocarina, canto
Marcello Tioli: piva emiliana
Giovanni Tufano: percussioni, canto
La forza delle pive (cornamuse emiliane) per un ensemble che riprende la migliore tradizione della musica antica e popolare, riproponendola per concerti e ambientazioni storiche e folcloristiche...con un "infiltrato" casertano per dare ritmo alla potenza e al fascino di questi strumenti!
immagini dal vivo e commenti su www.pivenelsacco.blogspot.com
CD "Cento rami" (Radici music 2011)
MUSICA ANTICA
IL MORGANTE
Roberto Cascio: liuto, direzione musicale
Antonio Lorenzoni: flauti
Giovanni Tufano: percussioni
Trio di musiche italiane del Primo Rinascimento...più profane che sacre, più goliardiche che serie...
facebook: IL MORGANTE
COMPAGNIA DELL'ASINO CHE PORTA LA CROCE
Fabio Bonvicini: flauti, cornamusa
Francesca Malavolti: canto, arpa medievale
Renzo Ruggiero: ghironda, nychelharpa, santur
Giovanni Tufano: liuti oud e saz, percussioni
Nato a Modena, dal 1991 questo ensemble propone in giro per l'Europa musica medievale dalle sale da concerto alle piazze, dai teatri alle taverne...