Modulo 4: i palloncini
Estro a iosa, ma polmoni scarsi
ALLIEVI: Gaia, Chiara, Luciano, Damiano, Gabriella, Michele, Laura e Matteo19 novembre
Tanto per cominciare oggi è il compleanno di uno dei due docenti. Quello più alto. Incuranti dell'evento il laboratorio si tiene comunque. Andiamo meglio come numero di allievi. Lavoriamo sempre nella struttura della VAB a Casaglia, visto che lo spazio è più comodo e pure riscaldato meglio. Dopo il caffè, iniziamo il percorso. Gonfiaggio a fiato. Mi duole dirlo, ma la partenza è scadente. Viriamo sull'uso delle pompette, che preventivamente erano state messo nell'ordine.
Iniziamo con le figure semplici. Fondamentale all'inizio non è imparare le forme, ma capire come funziona tecnicamente la manipolazione. Soprattutto bisogna lavorare sulla propria capacità di portare pazienza. Il nervosismo è facile, all'inizio. Le dita s'inceppano, ma poi imparano a scorrer via più rapide. Sul finire del pomeriggio le prime forme insegnate vengo fuori quasi proporzionate. Merito forse anche della torta pere e cioccolato di Gabriella, la mamma di Gaia.
Chiusura con delirio di scoppio del palloncino eccedente. Tutto documentato in video e per il quale non servono commenti.
20 novembre
Oggi il giorno si divide in due parti. Alla mattina ci dedichiamo alla costruzione degli attrezzi e, soprattutto dei trampoli. La procedura è un po' brigosa. Occorre del tempo. Allestiamo in tempi record una piccola officina nel corridoio al piano terra. Il più è preparare gli elemnti di legno e assemblarli. Poi ci sarà tempo per sistemare gli ultimi dettagli anche a casa. Ne usciamo con 5 paia di trampoli nuovi nuovi. Sabato prossimo li metteremo alla prova.
Il pranzo VAB, come sempre, si fa apprezzare. Nel pomeriggio ricominciamo con i palloncini. Assieme agli allievi di ieri, abbiamo con noi tutto un gruppone della VAB della Toscana. O meglio, due erano già arrivati il sabato. Il corso è dedicato alle figure più complesse e, quindi, ad alcuni passaggi contorti di manipolazione, che permettono le forme più particolari. Per un po' gli allievi seguono con dedizione gli insegnamenti dei "maestri". Poi è la fine. Complice il vin santo toscano e un'altra valanga di dolci, l'ultima ora è il delirio creativo. Indescrivibile. Oltre qualsiasi libro. Nessuna logica. Puro assemblaggio a ritmo di stanchezza della sera. Anche per questo ci stanno i video a documentare.
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